sottotitolo: di questa gioventù che non decade
visione, progetto, azioni interpretative, sregia, costumi, fotografia, smontaggio, testi, decadenza, antisuono, estetica, strucco, vocalità d’arte, giovinezza FLAVIO SCIOLE’
Synopsis
Quest’opera video incrocia il mito di Narciso ed il ‘mito’ di Dorian Gray in un’intreccio d’estasi ed estetica. Narciso Gray vaga in un stato di delirio autistico con due specchi in cui si cerca continuamente e vanamente. La gioventù che non decade, che non passa, diviene una maledizione. La tela diviene uno specchio da tagliare e, nell’impossibilità, da rompere con un martello. Il decadentismo sommerge il video accompagnato da disarticolazioni vocali ed uno Chopin demolito ed irriconoscibile. L’approccio anticinematografico di Sciolè diviene meno estremo anche se restano tutti i suoi stilemi ( rottura dei tempi cinematografici, mostrare l’operatore nello specchio, drop out, camera a mano) accompagnati da una fotografia attuata attraverso filtri che segnano i vari stati del protagonista. Il disincanto invade l’opera. Il non accettare il passare del tempo, il rifiuto della vecchiaia impregnano l’Uomo Narciso Gray e lo rendono inconsapevolmente immortale, impossibilitato ad invecchiare in un Presente Sempre. La poesia di Sciolè (Rugiada ed altri testi elaborati per il video) e di Lorenzo Il Magnifico riempie gli stati dell’antiprotagonista. Lo scenario surreale e metafisico della Fortezza di Civitella Del Tronto completa il ‘quadro’.
Citazioni: da Dorian Gray (alcune), autocitazioni di FS, altre
-Narciso: viene nominato diverse volte nel romanzo
-Lo specchio: verso le ultime pagine Dorian si guarda in uno specchio che poi infrange
-Cravatte, nel romanzo dicono a Dorian che copiano le sue cravatte, qui si crea un ulteriore incrocio con l’Arte di Sciolè che fa della cravatta un ogetto-feticcio
-Il quadro tagliato diviene uno specchio colpito da un coltello ( in una impossibilità che richiama la Recitazione inceppata dello stesso Sciolè)
-Fiore all’occhiello, lo annusa
-Rose, rugiada, pioggia, la rugiada, in particolare, viene esternata recitando la poesia omonima di Sciolè
-Nel libro DG suona Chopin
-Quando dice dopo, dopo lo strascicamento del piede, cita Kristo 33
-Lorenzo De’ Medici
Festival
-presentato in anteprima alla rassegna Tempo Riflesso, 2012 (a cura di Carlo Nannicola)
– Ceremony for Sciolè, Pescara, Italy 2017
– Accademia di Belle Arti L’Aquila, 2017